In tempi decisamente più recenti le ricerche si sono concentrate nell’ambito della fisica quantistica, con l’obiettivo di dimostrare come l’universo concepisse le proprie creazioni attraverso ologrammi e sistemi di frattali, rintracciabili nella ricchezza siderale dell’universo tanto quanto negli equilibri osmotici della cellula umana.
Sebbene ci sia molto che ignoriamo rispetto alla coscienza, una cosa la sappiamo per certo: è fatta di energia e quella energia include il magnetismo. Da qui si arriva con un balzo ai campi energetici, nello specifico al più potente campo energetico umano: il toroide, generato dal nostro cuore.
Una nuova disciplina chiamata “neurocardiology” mostra che il cuore è un organo sensoriale ed un sofisticato centro per ricevere ed elaborare le informazioni. Il sistema nervoso all’interno del cuore, detto “cervello cuore”, consente di imparare, ricordare e prendere decisioni funzionali e indipendenti dalla corteccia cerebrale del cervello. Inoltre, numerosi esperimenti hanno dimostrato che i segnali inviati continuamente dal cuore al cervello influenzano profondamente le funzioni della percezione, cognizione ed elaborazione emotiva.
Tradizionalmente, gli scienziati credevano che fosse il cervello a inviare informazioni ed emettere dei comandi per il corpo, compreso il cuore, ma ora sappiamo che si tratta di una comunicazione e di una influenza biunivoca.
La ricerca ha dimostrato che il cuore comunica con il cervello in quattro modi principali: neurologicamente (attraverso la trasmissione degli impulsi nervosi), biochimicamente (tramite ormoni e neurotrasmettitori), biofisicamente (attraverso le onde di pressione) ed energeticamente (attraverso le interazioni del campo elettromagnetico); le informazioni che il cuore invia al cervello possono influire sulle proprie prestazioni fisiche e mentali.
E’ stato dimostrato ad esempio come, i ritmi del cervello naturalmente sincronizzati all’attività ritmica del cuore, in presenza di sentimenti duraturi di amore o di apprezzamento, stabilizzino la pressione sanguigna e il ritmo respiratorio.
Il campo del cuore agisce come un’onda portante di informazioni che fornisce un segnale di sincronizzazione globale per tutto il corpo. In questo modo, le informazioni codificate agiscono in-formando (letteralmente, dare forma) l’attività di tutte le funzioni corporee, per coordinare e sincronizzare i vari processi.
Nello specifico, quando il cuore si trova in uno stato di coerenza, quindi stabile, con onde perfettamente sinusoidali nel suo ritmo, il corpo, compreso il cervello, comincia a sperimentare tutti i tipi di benefici, tra i quali una maggiore chiarezza e capacità mentale.
Quando possiamo affermare che il cuore si trova in uno stato di coerenza? Quando sperimentiamo situazioni positive come la cura, la compassione, la considerazione, la gratitudine per qualcuno o qualcosa; il cuore elabora queste emozioni e comincia a diventare coerente e a inviare informazioni in coerenza in tutto il corpo.
La visualizzazione e lo stato meditativo contribuiscono potentemente a trasformare i nostri pensieri e le nostre emozioni conducendo il nostro campo elettromagnetico in una condizione di onde coerenti.
L’obiettivo quindi della mia ricerca e della mia modalità di fornire sostegno nelle consulenze individuali sta nel riattivare lo stato di coerenza. Con quali strumenti? Uno tra i più potenti è lo strumento della visualizzazione, dell’imaging.[1] Strumento di cui John Lennon si è avvalso, con il suo testo dal successo planetario, “Imagine”, per creare un mantra che potesse attraverso l’immaginazione realmente curare il mondo.
[1] Dal verbo “to image” – imaging viene tradotto come produzione di immagini.
Ebbene sì, meditare ha la stessa origine etimologica della parola medicare: uno strumento che propongo nelle consulenze individuali, nei corsi di formazione e negli incontri di gruppo. La capacità autoguaritrice è attivata da una pratica ritualistica ancestrale, attraverso l’utilizzo di strumenti in grado di comunicare analogicamente con i programmi sistemici della nostra psūkhē.
A questo si aggiunge il fatto che in uno stato meditativo il nostro cervello emette una frequenza diversa che sta tra le onde Alpha e le onde Theta, un tipo di frequenza che denota benessere, e un’attività rigenerativa del nostro encefalo.
Uno stato di coerenza che ritroviamo nelle creazioni della natura, della musica, della biologia, della fisica, delle stelle, dell’arte, dell’alchimia e di tutto ciò che crea ed è creato, troviamo una matrice comune da cui tutto si dipana in modo frattale e infinito.
Riconoscere questo sottile e indissolubile filo creatore nello scorrere di ogni singolo giorno, farà la differenza tra la sconfitta e la vittoria, tra vivere e morire.
L’alchimia della trasformazione è l’essenza stessa dell’essere umano: morire nella nostra vecchia personalità per risorgere come esseri nuovi e lucenti.
Un diverso modo di “guarire” è l’unica possibilità che abbiamo di crescere, di evolverci: il processo di guarigione può cominciare solo dentro noi stessi.
Maria Luisa Rossi
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