Maria Luisa Rossi
- 1992 maturità linguistica conseguita presso l’Istituto Statale “Blaise Pascal” di Giaveno (TO) con la votazione di 60/60. L’apprendimento delle 3 lingue straniere (Inglese, Francese e Tedesco) è stato supportato da insegnanti madrelingua ed arricchito dai soggiorni nei paesi esteri di lingua madre oltre che dal quotidiano utilizzo.
- 1997 D.E.L.F. (Diplome d’école de la langue française) conseguito presso il Centre Culturel Français di Torino, diploma rilasciato dal Ministero della Cultura Francese e riconosciuto a livello internazionale.
- Inizio anni 2000 formazione con il dott.Hamer sulle 5 Leggi Biologiche.
- 2007 conseguimento del Diploma Universitario di Naturopatia Applicata.
- 2001 conseguimento di due Master in Iridologia Applicata presso A.S.S.I.R.I.- Bolzano.
- Formazione in scienze e tecniche fitoterapiche e spagyriche.
- Inizio anni 2000 incontri esperienziali e formazione sulle Costellazioni Sistemiche e Familiari.
- 2019 conseguimento del Master in Psicogenealogia Junghiana e Costellazioni di Psicogenealogia Junghiana.
- 2024 laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso la Facoltà di Psicologia di Torino
La vita è un percorso di formazione di altissimo livello, stare nella sfida anziché nella sfiga.
Nelle creazioni della natura, della musica, della biologia, della fisica, delle stelle, dell’arte, dell’alchimia e di tutto ciò che crea ed è creato, troviamo una matrice comune da cui tutto si dipana in modo frattale e infinito.
Riconoscere questo sottile e indissolubile filo creatore nello scorrere di ogni singolo giorno, farà la differenza tra la sconfitta e la vittoria, tra vivere e morire.
L’alchimia della trasformazione è l’essenza stessa dell’essere umano: morire nella nostra vecchia personalità per risorgere come esseri nuovi e lucenti.
Un diverso modo di “guarire” è l’unica possibilità che abbiamo di crescere, di evolverci: il processo di guarigione può cominciare solo dentro noi stessi.
Il ruolo di Tutor nel percorso di realizzazione dell’altrui benessere è innanzitutto una vocazione, una chiamata che matura dalla propria esperienza personale rispetto ad un tema decisamente delicato, quale è la salute.
Perché ho scelto di diventare una Naturopata?
La risposta è estremamente semplice, perché avevo necessità di guarire, ma di guarire profondamente, nelle radici, ricercando le cause primigenie e non sopendo i sintomi, i segnali che il mio corpo e la mia psiche mi comunicavano.
Il Naturopata per definizione è “causalista”, attraverso le Discipline bio-naturali, aiutare la persona a ristabilire l’omeostasi naturale, l’equilibrio spezzato, ricercando le origini disfunzionali.
Il Naturopata è un counselor del benessere, utilizza molteplici tecniche naturali, applica metodiche non mediche e non invasive per stimolare nell’individuo le sue capacità di omeostasi e di autoguarigione, nel rispetto delle caratteristiche costituzionali dell’individuo.
Gli obiettivi del Naturopata professionista sono molteplici: fornire una consulenza per favorire nell’individuo le condizioni atte allo svolgere dei processi di riequilibrio del sistema “mente-corpo”; ricoprire il ruolo di educatore nel campo della prevenzione, favorendo nel soggetto i processi di apprendimento dei meccanismi fisiologici relativi allo stato di salute e di benessere.
Chi si rivolge alla figura del Naturopata?
A chi desidera conoscere come preservare e migliorare il proprio stato di salute e benessere psicofisico attraverso metodologie naturali.
L’iridologia
Ricordo ancora lo stupore e la meraviglia che ho provato quasi trentacinque anni fa nel sottopormi alla mia prima visita iridologica. Con dovizia di dettagli e con il rispetto e la delicatezza di chi abitualmente si trova a sfiorare le sensibili corde dell’anima, in pochi istanti mi venne raccontato, attraverso l’analisi di un’iride ancora molto giovane, la trama (e uso di proposito questo termine) del mio vissuto fino a quel momento e dell’eredità genetica lasciatami in dono dai miei avi.
Gli occhi sono lo specchio dell’Anima: non è un proverbio ma la verità!
L’iridologia è una scienza che si può definire antica quanto il mondo. Già nell’antica Cina e ai tempi di Ippocrate viene osservato l’occhio come riflesso dello stato di salute della persona, ma solo dai primi anni del 900′ l’iride viene studiata da un punto di vista clinico.
L’iridologia quindi, occupandosi di interpretare i disegni, i colori, le forme architettoniche della parte visibile dell’occhio (l’iride, la pupilla e la sclera) e di mettere tali rilievi in relazione allo stato di salute o di malattia dell’organismo, è una disciplina che ci consente di contemplare e apprezzare la natura olografica dell’essere umano, il tutto è contenuto nell’infinitamente piccolo, l’occhio diventa il microcosmo in cui si specchia il macrocosmo dell’intero corpo.
L’iridologia permette di osservare il “quadro vitale” del soggetto, delineandone costituzione, energia, difese, età biologica dei tessuti, stress, personalità, ipersensibilità, allergie, intolleranze, ecc.
Operatrice Olistica Sistemica
Tutto è inserito in un sistema, ogni cellula fa parte di un tessuto che è parte di un organo e quindi di un apparato. Il nostro sistema nervoso centrale è profondamente interconnesso con il sistema nervoso periferico, ogni informazione corre attraverso la comunicazione elettrica neuronale da un punto all’altro del nostro corpo, ogni angolo più remoto è connesso con il tutto.
L’uomo è parte del sistema (la famiglia, la società) ma a sua volta egli stesso è un sistema composto da psiche e soma.
L’operatore olistico ad indirizzo sistemico è un “facilitatore”, un accompagnatore, un educatore, che risveglia e potenzia le risorse e le capacità di auto-guarigione e di auto-realizzazione del sistema Uomo nella sua interezza, sostenendo il cambiamento, la consapevolezza, l’evoluzione della coscienza. Un sostegno che può essere rivolto a singole persone, coppie o gruppi, attraverso l’utilizzo di tecniche olistiche di riequilibrio: ascolto ed esplorazione interiore, visualizzazioni e meditazioni, per prevenire il disagio e per promuovere il benessere.
Facilitatrice in costellazioni sistemiche e familiari
“Nascere è come venire catapultati in un libro già popolato da personaggi e di storie, è come stabilire un contatto con una realtà le cui regole sono già parzialmente scritte.”
Nel diventare genitore, ho compreso che avrei perso parte della mia individualità e la mia prospettiva ego referenziale per assumere un nuovo ruolo all’interno di un sistema chiamato famiglia, uno spazio biologico sacro, dove ogni membro è visceralmente interconnesso.
Proprio nel ruolo di colui che ha generato un sistema, ho creduto che fosse prioritario l’assoluta proporre nelle mie consulenze, corsi e seminari, un approccio sistemico, al fine di conoscere le dinamiche che sottendono il terreno familiare, la rete di relazioni in cui è immersa la persona, o il gruppo, di avere una visione globale, valutandone gli aspetti disfunzionali.
Gli esseri viventi sono sistemi aperti in continua interazione fra di loro e con l’ambiente,
L’adozione di una prospettiva sistemica ha consentito di passare da una visione dell’individuo come prigioniero del proprio disagio, alla concezione di un individuo il cui comportamento può essere compreso all’interno del contesto relazionale in cui vive. Il contesto può essere considerato come la cornice che definisce e conferisce un senso a ciò che accade al suo interno.
Il sintomo diventa non solo il disagio di un singolo, ma esprime il malfunzionamento dell’intera organizzazione familiare, il soggetto sintomatico diventa il portatore del sintomo a nome degli altri componenti del sistema familiare, una disfunzionalità che inibisce i processi di crescita e di sviluppo.
Facilitatrice in psicogenealogia junghiana
In consulenza spesso incontro il sentimento della solitudine delle persone.
In una società super connessa in termini tecnologici, che promuove realtà dis-umane e dis-topiche, si stanno atrofizzando per mancato utilizzo abilità tipicamente umane, quali l’empatia, la comunicazione non verbale, l’abbraccio, lo sguardo, custodite nella parte più recente e più evoluta del nostro encefalo, la corteccia cerebrale, strumenti fondamentali per costruire relazioni sane in un mondo umano.
Ma in virtù dei programmi biologici che ci contraddistinguono, la solitudine è un costrutto esclusivamente mentale che proiettiamo nella realtà. La solitudine può esistere come sentimento, ma non è una condizione reale. Se ci fermiamo a ragionare anche solo per un attimo, scopriamo che nel nostro data base di elevata eccellenza, quale è il DNA, custodiamo accanto alle memorie fenotipiche dei nostri avi, colore degli occhi e dei capelli, struttura corporea, forma del viso, colore della pelle, solo per citarne alcune, anche le memorie delle loro esperienze e dei loro vissuti, uno straordinario bagaglio di abilità umane, che ci accompagna lungo tutto il percorso di altissima formazione, quale è la Vita. Attivare la percezione e quindi essere consapevoli dell’esistenza di tali strumenti atavici, ci restituisce il senso di appartenenza al nostro sistema familiare e al sistema Umano, con il risultato che la percezione della solitudine man mano si dissolve.
Jung ha ipotizzato l’esistenza di un inconscio collettivo nel quale sono “registrati” anche i ricordi dei nostri antenati, si tratta quindi di un’analisi transgenerazionale, un metodo che, attraverso l’analisi della storia familiare distribuita su più generazioni, aiuta le persone a prendere coscienza degli eventuali condizionamenti atavici che i discendenti manifestano negli ostacoli che spesso incontrano sul loro cammino. Ogni sistema familiare ha i propri miti, talenti e risorse, ma anche i propri segreti e problemi irrisolti, che si tramandano di generazione in generazione.
Un viaggio ancestrale, partendo dalle tracce di chi ci ha preceduto, che ci condurrà dentro dei luoghi a volte inattesi del nostro inconscio familiare ereditato, tra lealtà invisibili, sincronie ed eventi segretati.
Lo strumento di indagine e di analisi per stabilire i nessi tra i vissuti dei nostri avi e il nostro vissuto è l’albero psicogenealogico, mettendo in scena il sistema famiglia per elaborare simbolicamente i sospesi attraverso potenti tecniche analogiche, specifici atti simbolici di risoluzione.
Con l’obiettivo di analizzare le possibili cause delle disfunzionalità di un membro del sistema famiglia, è fondamentale perseguire una prospettiva evolutiva che tenga in considerazione la crescita e lo sviluppo dell’individuo in questione all’interno del ciclo vitale della famiglia.
Lo sviluppo di una famiglia è scandito da una molteplicità di tempi interni ed esterni, individuali, di gruppo, sociali e storici che ne segnano i passaggi evolutivi.
La famiglia si muove dunque in un flusso temporale complesso, scandito e costantemente trasformato dalle nascite e dalle morti, dalle fasi di crescita e dalle entrate e uscite dei vari componenti del sistema familiare, seguendo un proprio specifico ciclo di vita, segnato da veri e propri stadi evolutivi, quali la separazione dalla famiglia di origine, la formazione di una nuova coppia e quindi di una nuova cellula familiare, il passaggio dall’essere coppia al diventare genitori, ecc…
Osservare quindi una famiglia nel corso di 3-4 generazioni significa comprendere che i più anziani condividono con le generazioni più giovani una narrazione familiare.
L’obiettivo per la salute di tutto il sistema familiare è la conquista dell’autorità personale, che non consente compromessi tra le generazioni. Solo quando un individuo raggiunge questo grado di autorevolezza potrà percepire il proprio essere adulto, per poi diventare un genitore dotato di una buona autostima e di un buon livello di fiducia in se stesso, senza dover più dipendere emotivamente dalla propria famiglia di origine.
Percorso professionale
- Collaborazioni con diversi studi medici e associazioni olistiche del territorio.
- Conduzione del proprio studio in provincia di Torino
- Percorsi individuali di integrazione olistica
- L’organizzazione e la conduzione di corsi e seminari in ambito olistico:
*Corsi base di Naturopatia Applicata
*Seminari di Iridologia Base e di Iridologia Sistemica
*Seminari di Naturopatia Alchemica
*Seminari di Fitoterapia e Oligoterapia applicata
*Seminari di Costellazioni Familiari e Sistemiche
*Seminari sulle 5 Leggi Biologiche
*Seminari sulle 5 Leggi Biologiche tra Antichi Saperi e Nuove Scoperte
*Seminari di Psicogenealogia Junghiana
*Seminari di integrazione della Modalità Gemellare
*Seminari di tecniche meditative e di visualizzazione
- L’organizzazione e la conduzione di conferenze su varie tematiche
- Nel 2013 fondatrice e Presidente dell’Associazione Armonia di Manipura di Rivalta, realizzando in collaborazione con altri professionisti del settore, attività culturali quali convegni, conferenze, dibattiti, corsi e seminari, proiezioni di film e documentari, organizzazione di eventi culturali, scambi a livello locale, regionale, nazionale e internazionale, al fine di promuovere la conoscenza e la diffusione del benessere psico-fisico, quali corsi di yoga, seminari esperienziali di campane tibetane, laboratori teatrali per ragazzi e adulti, corsi di psicomotricità e di musicoterapia, laboratori di arte terapia e sui mandala
L’associazione si è aggiudicata il privilegio di vincere diversi bandi regionali ed europei per la realizzazione di progetti per il contrasto della povertà educativa, collaborando con altre associazioni, educatori, pedagogisti, insegnanti, servizi sociali, al fine di promuovere una nuova modalitàpedagogica.
Come è nata la mia passione per la scrittura?
La passione per la scrittura nasce dalla necessità di ristabilire il rispetto, la sacralità per il significato reale, primigenio che le parole possiedono: nel loro uso, oggigiorno, si assiste sempre più spesso allo stravolgimento del significato etimologico, cambiandone di conseguenza la funzione e il senso.
La scrittura inoltre rappresenta uno strumento fondamentale per poter strutturare e divulgare i contenuti delle ricerche..
Produzioni cinematografiche che consiglio vivamente
Balla coi Lupi e Collateral Beauty
Suggerisco questi film perché, pur essendo molto diversi per genere, in realtà li accomuna un fine, un intento molto simile: narrare la capacità umana di “crescere” e di evolvere proprio grazie a un cambiamento radicale, molto spesso potentemente traumatico: esperienza dalla quale possiamo rinascere più forti, potenziati, più “umani”.